Editoriale

Prepararsi al futuro

L. Monge

JAMD 2022;25(4):208-209

Articoli originali

Severità della infezione da Sars-CoV-2 nelle persone con diabete tipo 2 negli Annali AMD 2021

I. Crisci, E. Cimino, E. Lapice, A. Da Porto, A. De Micheli, G. Lucisano, A. Nicolucci, A. Rocca , M.C. Rossi, G. Russo, P. Di Bartolo, G. Di Cianni, V. Manicardi a nome degli autori degli Annali AMD 2021*

JAMD 2022;25(4):210-218

Nella pandemia Covid 19, il diabete mellito è stato identificato come una delle comorbilità associate alle forme più severe dell’infezione, ad aumento di ospedalizzazione e di mortalità. L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare quali variabili cliniche si possano associare a forme severe di Covid-19 (con polmonite o senza polmonite), nelle persone con DM2 seguite nei servizi di diabetologia italiani e che hanno partecipato alla raccolta dati degli Annali 2021.

MATERIALI Sono stati valutati i pazienti con DM2 assistiti nel 2020 dai centri partecipanti agli Annali. La presenza di Covid-19 è stata registrata utilizzando gli appositi codici ICD-9 relativi alle forme con e senza polmonite. Sono stati valutati i parametri antropometrici, esami ematochimici e la terapia.

RISULTATI La presenza di Covid-19 è stata segnalata in 2.331 casi (0,6%): 1.299 pazienti sono risultati affetti da una forma senza polmonite (55,7%), mentre 1.032 pazienti sono stati colpiti da infezione associata a polmonite (44,3%). Il rischio di infezione con polmonite cresceva all’aumentare dell’età e il rischio di forme severe era di quasi il 50% più elevato nei maschi (OR=1,48; IC95% 1,23-1,79), mentre era di circa il 50% più basso nei soggetti con durata del diabete superiore a 10 anni rispetto a quelli con durata di 5 anni o meno. Il rischio di contrarre una infezione con polmonite è risultato fortemente associato con la funzionalità renale.

CONCLUSIONI Nonostante alcuni limiti legati alla sotto registrazione dell’evento nella cartella clinica, i nostri dati confermano che i pazienti affetti da DM2 con infezioni più gravi erano in media più anziani, di sesso maschile, con livelli medi di HbA1c più elevati e con una maggiore prevalenza di albuminuria, mentre non differivano per quanto riguarda BMI, profilo lipidico, pressione arteriosa e volume filtrato glomerulare stimato.

PAROLE CHIAVE Covid 19; diabete mellito tipo 2; Annali AMD.

Intelligenza artificiale: la posizione e le strategie di AMD

N. Musacchio, F. Baccetti, C.B. Giorda, G. Guaita, L. Morviducci, B. Nreu, A. Ozzello, P. Ponzani, A. Rossi, R. Zilich

JAMD 2022;25(4):219-226

L’intelligenza Artificiale (IA) rappresenta uno strumento formidabile. Certamente la classe medica ha la necessità di attrezzarsi per una formazione adeguata affinché questa nuova tecnologia possa essere integrata nell’attività quotidiana, anche clinica. Un attore importante nei percorsi formativi sono le Società Scientifiche che hanno il compito della crescita professionale post Laurea e che accompagnano i professionisti nella loro vita professionale. Il compito delle Società è anche quello di “traghettare verso il futuro garantendo elevata competenza” perciò è indispensabile muoversi in tal senso come AMD sta facendo da diversi anni. Tra i diversi algoritmi una caratteristica dell’algoritmo di IA trasparente (clear box) è quella di rendere espliciti i modelli e i ragionamenti sottesi alle decisioni che prende e suggerisce. Questo consente a un clinico di intervenire e in qualche modo orientare il ragionamento della macchina. Proprio per questo la scelta di AMD è stata quella di abbracciare soluzioni di IA trasparente e ha iniziato diversi lavori utilizzando la sua banca dati Annali e adottando per le sue analisi uno strumento di Machine Learning a regole esplicite, la Logic Learning Machine. Da questa esperienza si è constatato che, oltre a notevoli benefici di velocità ed efficienza del processo di analisi, questa tecnologia svolge una “funzione di guida” orientando gli analisti e i diabetologi nello studio, negli approfondimenti e nell’interpretazione dei risultati, che possono essere: esplicativi (what is this), predittivi (what will be) e di simulazione di scenario (what-if).

PAROLE CHIAVE intelligenza artificiale; machine learning; analisi descrittiva (descriptive); analisi predittiva (predictive); analisi prescrittiva (prescriptive); analisi di simulazione e di impatto (what if).

L’uso della tecnologia Flash Glucose Monitoring nel paziente con DMT2 in terapia insulinica basal-bolus migliora il controllo metabolico e genera risparmi: fake o realtà?

I. Crisci, F. Baccetti, M. Mori, G. Gregori

JAMD 2022;25(4):227-232

Il monitoraggio della Glicemia, che concorre al buon controllo della patologia diabetica, da tempo si avvale di un nuovo strumento, i sensori, che misurano in maniera automatica e continua i livelli di glucosio interstiziale con due modalità: continua (Continuous Glucose Monitoring) e flash (Flash Glucose Monitoring). Il Flash Glucose Monitoring si è dimostrato essere efficiente e migliorativo della qualità della vita nei pazienti affetti da diabete tipo 1 e anche per quello che riguarda il diabete tipo 2vi è un numero crescente di studi, che hanno valutato l’efficacia, la frequenza di ipoglicemia e la variabilità glicemica in questi pazienti.

Lo scopo di questa revisione è quello di fare il punto sull’uso del Flash Glucose Monitoring nel paziente affetto da diabete tipo 2 esaminando gli studi internazionali e le esperienze italiane riportando anche dati sui costi ed i risparmi generati dall’uso di questa nuova tecnologia.

PAROLE CHIAVE monitoraggio glicemico flash; diabete mellito tipo 2; terapia insulinica basal-bolus; paziente diabetico anziano; costi malattia diabetica.

Punto di vista

Flash Glucose Monitoring: al di là del dato

L. Monge

JAMD 2022;25(4):233-234

Review

Finerenone: un nuovo approccio al trattamento della malattia renale cronica nei pazienti con diabete di tipo 2

M. M. D’Errico, A. Mirijello, S. De Cosmo, P. Piscitelli

JAMD 2022;25(4):235-243

La malattia renale cronica (MRC) rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello mondiale, con il diabete sua prima causa. Oltre alla gestione rigorosa dei fattori di rischio (iperglicemia, ipertensione e dislipidemia), diverse strategie farmacologiche mirano a ridurre la progressione della MRC, tra cui i farmaci inibenti il sistema renina-angiotensina (SRA).

Il finerenone è il primo antagonista selettivo non steroideo del recettore mineralcorticoide (ns-ARM) sviluppato per il trattamento della MRC nei pazienti con diabete di tipo 2 (DT2). Le sue proprietà includono un’elevata selettività per i recettori dei mineralcorticoidi (RM) con una minore incidenza di effetti collaterali come ginecomastia e iperkaliemia rispetto ai ARM steroidei. Inoltre, ha mostrato una significativa riduzione della fibrosi, infiammazione e ipertrofia sia del miocardio che del rene.

Attualmente sono stati pubblicati due trial che dimostrano l’efficacia sugli outcome clinici nelle persone con DT2. Negli studi di fase III, FIDELIO-DKD e FIGARO-DKD, il finerenone ha ridotto in maniera significativa gli endpoint primari renali e cardiovascolari (progressione della malattia renale cronica, insufficienza renale o morte per causa renale oppure mortalità cardiovascolare, infarto del miocardio non fatale, ictus non fatale o ricovero in ospedale per insufficienza cardiaca) rispetto al placebo e in aggiunta allo standard di cura.

Una analisi condotta su un pool prespecificato di pazienti arruolati nei due studi precedenti (FIDELITY) ha confermato la capacità del finerenone di ridurre in modo significativo sia l’incidenza e la progressione della MRC sia l’incidenza degli eventi cardiovascolari. È stata confermata una maggiore incidenza di iperkaliemia nei pazienti trattati con finerenone rispetto al placebo. Tuttavia, l’incidenza di eventi avversi con impatto clinico è stata bassa, e solo l’1,7% dei pazienti trattati con finerenone rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo ha interrotto il trattamento durante il trattamento durante i 3 anni di follow-up.

Il finerenone dimostra in generale un’efficace capacità protettiva renale e cardiovascolare nei pazienti affetti da DT2 e MRC in presenza di una buona sicurezza d’uso.

PAROLE CHIAVE nefropatia diabetica; malattia cardiovascolare; malattia renale allo stadio terminale; diabete di tipo 2.

Medicina di Precisione nel diabete: stato dell’arte alla luce delle recenti Consensus

L. Briatore, D. Crazzolara, A.M. Scarpitta, W. Baronti, F. Spanu per il Gruppo Medicina di Precisione AMD

JAMD 2022;25(4):244-252

Da tempo si pone una notevole enfasi sulla personalizzazione nella cura del diabete; l’evidenza di differenze individuali rispetto a sintomatologia, presentazione, comportamenti, preferenze, condizione sociale, risposta al trattamento, comorbidità o decorso clinico hanno orientato i clinici a cercare una maggiore focalizzazione sul singolo individuo. Questo approccio ancora non può però essere definito Medicina di Precisione nel diabete. In questo articolo vogliamo descrivere lo stato dell’arte della Medicina di Precisione partendo dalle Consensus pubblicate dalla Precision Medicine in Diabetes Iniziative (PMDI), nata nel 2018 in seno alla American Diabetes Association (ADA) e alla European Association for the Study of Diabetes (EASD) con la finalità di capire lo stato dell’arte, le possibilità di applicazione e le linee di ricerca future nella costruzione di una medicina di precisione applicata al diabete. Saranno esaminati i cinque pilastri della medicina di precisione applicata al diabete: diagnosi di precisione, prevenzione di precisione, trattamento di precisione, prognostica di precisione e monitoraggio di precisione. In seguito, saranno descritti i campi di applicazioni e i possibili sviluppi ed approfondimenti, anche nell’ambito della realtà diabetologica italiana.

PAROLE CHIAVE medicina di precisione; diabete;
personalizzazione; diagnosi; prevenzione.

Survey

Questionario conoscitivo su violenza e assistenza in diabetologia. Le esperienze della comunità diabetologica AMD e differenze di genere

Gruppo Medicina di Genere

JAMD 2022;25(4):253-258

Il gruppo strategico Medicina di Genere di AMD ha promosso una survey on line nell’estate 2022 con l’obiettivo di quantificare la dimensione del fenomeno sulla violenza nei luoghi di lavoro tra gli operatori sanitari in campo diabetologico e quanto tale fenomeno possa correlarsi ad eventuali carenze delle Valutazioni del Rischio (VdR) sul posto di lavoro.

Abbiamo rivolto 20 domande riferite ad eventuali esperienze di violenza subite in ambito lavorativo. I partecipanti sono stati 137 con una prevalenza delle donne (71,5%). La fascia più rappresentativa per età è stata quella compresa tra i 45 e i 60 anni (43,1%).

Circa la metà degli intervistati (46%) a prescindere dal genere, ha dichiarato di essere stato oggetto di una qualche forma di violenza durante l’esercizio della sua professione, più spesso negli ambulatori e di giorno, prevalentemente da parte di pazienti di genere maschile, mentre le donne sembrano essere un po’ più esposte al rischio di violenza sia verbale che fisica.

Fra i soggetti che hanno subito l’esperienza della violenza, nel 74,6% dei casi il fenomeno si è ripetuto in più di una occasione. Verosimilmente questo dato può essere spiegato dalla osservazione di un fenomeno ormai ricorrente in situazioni simili, ma non possiamo escludere che alcuni operatori sanitari per caratteristiche personali o del contesto siano più spesso obiettivo di questo fenomeno, tanto più che i servizi e/o le aziende sanitarie non prevedono strategie prontamente disponibili ed efficaci per il soccorso e/o la via di fuga.

Si tratta di un fenomeno sommerso condizionato in parte dalla scarsa propensione a denunciare l’accaduto ma anche dalla mancanza di procedure standardizzate per la gestione dell’evento.

Predisporre un programma di prevenzione della violenza deve rappresentare un obiettivo aziendale finalizzato a garantire la sicurezza sul posto di lavoro.

PAROLE CHIAVE: violenza nei luoghi di lavoro; diabetologia; età; genere; programma di prevenzione della violenza.

Attività dei gruppi

Long COVID syndrome: una questione di genere

Gruppo Medicina di Genere

JAMD 2022;25(4):198-202

Annali Monografie

Monografie Annali AMD

L’archivio delle monografie degli Annali AMD.

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