Scopo della survey è stato quello di esaminare il comportamento ed il vissuto del diabetologo nei confronti dell’inerzia terapeutica, anche alla luce degli ostacoli posti dai modelli assistenziali (ad es.: piani terapeutici, scarso tempo disponibile per dedicare attenzione ai pazienti) ponendo l’attenzione anche sugli aspetti emotivi e culturali che emergono nel corso dell’attività professionale.
È stato inviato ai diabetologi dell’Associazione Medici Diabetologi un link per un questionario, a cui rispondere via web, composto da 19 domande. La prima parte del questionario era finalizzata a descrivere il campione dei diabetologi coinvolti (età, sesso, contesto lavorativo, ecc.). La seconda parte ha analizzato invece l’atteggiamento nei confronti di situazioni di “inerzia terapeutica”.
All’indagine hanno partecipato 94 medici, 66% donne e 34 % uomini, di età compresa tra i 30 ed i 70 anni, distribuiti in maniera omogenea sul territorio nazionale, 37% al Sud, 36% al Nord e 27% al Centro Italia, con buona esperienza nel settore (l’81 % opera da più di 10 anni), che prestano la loro attività per il 51% presso una struttura ospedaliera, per il 37% presso una struttura ambulatoriale mentre il restante 10% svolge esclusivamente attività libero professionale.
Le risposte alle domande hanno evidenziato che l’inerzia terapeutica è un elemento presente, causato da molteplici fattori, che si è acuito a causa della pandemia da COVID-19, ed è connaturato alla complessità della patologia da un lato, e dall’altro ad una articolazione dei trattamenti terapeutici complessa da gestire.
Sempre di più, il clinico, oltre alle competenze legate alla gestione della patologia, necessita di un supporto che lo aiuti sia a perfezionare il momento decisionale che a migliorare l’approccio con il paziente per essere capace di coglierne i bisogni e proporre il percorso di cura più adatto, efficace e sicuro, realizzando una vera personalizzazione della terapia.
Approcciare la terapia rimane forse la sfida più importante. A questo si aggiunge la problematica dell’accesso ancora limitato alle cure a causa della situazione che le strutture sanitarie stanno affrontando per contrastare la pandemia Covid- 19 e la necessità per il medico di ricollocare la propria persona e la propria professione all’interno di un sistema completamente rinnovato.
PAROLE CHIAVE diabete mellito; nuovi ipoglicemizzanti; inerzia terapeutica.