La gestione del compenso glicemico ha un impatto determinante nei confronti della retinopatia diabetica (RD), la cui incidenza e progressione può essere limitata attraverso la riduzione dei valori di HbA1c, l’incremento del Time In Range, la riduzione del tempo di iperglicemia, di ipoglicemia e del tasso di variabilità glicemica.
Il controllo glicemico intensivo deve essere perseguito sin dall’esordio del diabete per garantire una buona memoria metabolica e al fine di evitare la progressione verso forme di RD in stadio avanzato, fase in cui, anche in presenza di un ottimale controllo glicemico, non può essere garantita un’adeguata protezione retinica.
Un rapido calo dei valori glicemici in pazienti con scarso controllo glicemico di lunga data e in presenza di stadi già avanzati di RD può determinare un peggioramento rapido del quadro oculare, fenomeno noto come Early Worsening of Diabetic Retinopathy.
Un buon compenso glicemico, e quindi protezione verso la RD, può essere ottenuto attraverso sia la promozione di stili di vita sani (alimentazione corretta, attività fisica, igiene del sonno) sia la terapia farmacologica. Alcune classi sembrano mostrare un effetto complessivamente protettivo (metformina e SGLT2i), mentre per altre è stata evidenziata una possibile correlazione negativa, come per tiazolidinedioni con l’edema maculare diabetico e casi di peggioramento di RD già in stadio già avanzato in
pazienti in terapia con GLP1-RA, in associazione a terapia insulinica in caso di diabete di lunga durata e non ben controllato. Per altre classi (DPP4i, acarbosio, tirzepatide) i dati in letteratura risultano ancora insufficienti e per lo più contrastanti e pertanto inconcludenti.
PAROLE CHIAVE retinopatia diabetica; compenso glicemico; early worsening of diabetic retinopathy; memoria metabolica; farmaci anti-iperglicemizzanti.