La polineuropatia diabetica sensitivo-motoria rappresenta un grave problema di salute in quanto è responsabile di un aumento del rischio di mortalità e di una sostanziale morbilità, derivante da ulcerazione del piede, amputazioni e qualità della vita compromessa. Anche con trattamenti farmacologici appropriati l’efficacia in termini di riduzione della sintomatologia algica è spesso non raggiunta, e il ricorso a procedure mininvasive come la neurostimolazione spinale (SCS) rappresentano una valida opzione terapeutica. La storia clinica, l’indicazione alla procedura, così come le caratteristiche del paziente sono i fattori chiave che guidano nella scelta del sistema da impiantare. Descriviamo il caso di due pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 e polineuropatia sensitivo-motoria, refrattari alla terapia farmacologica: in entrambi i casi il trattamento con SCS ad alta frequenza a 10-kHz ha portato a un miglioramento significativo e duraturo (follow-up a 5 anni e 18 mesi rispettivamente) della sintomatologia che è stato valutato in termini di: sospensione della terapia farmacologica, riduzione importante dell’intensità del dolore percepito, recupero della funzione motoria, miglioramento del tono dell’umore e della qualità del sonno.
PAROLE CHIAVE polineuropatia diabetica sensitivo-motoria; dolore neuropatico; neurostimolazione spinale ad alta frequenza a 10-kHz