OBIETTIVI La rivoluzione nell’approccio terapeutico al diabete di tipo 2 (T2D) impone un ripensamento del posizionamento della terapia insulinica. Dato il numero considerevole di domande aperte, è stato riunito un gruppo di esperti, con l’obiettivo di fornire, tramite il metodo Delphi, una guida pratica per i medici.
METODI Uno gruppo di 6 esperti (Delphi board) ha sviluppato una serie di 29 statement su: ruolo del controllo metabolico alla luce delle linee guida più recenti; strategie di intensificazione dell’insulina basale (BI): 1) add-on vs. switch; 2) inerzia nell’iniziare e nel titolare; 3) combinazione libera vs. rapporto fisso; strategie di intensificazione e de-intensificazione da basal-bolus; analoghi di seconda generazione della BI (2BI). È stato quindi individuato un panel di 31 diabetologi che, tramite accesso al sito web dedicato, hanno assegnato a ciascuno statement un punteggio di rilevanza su una scala a 9 punti. È stato adottato il RAND/UCLA Appropriateness Method per valutare l’esistenza di disaccordo tra i partecipanti.
RISULTATI Per tutte le 29 affermazioni i membri del panel hanno mostrato accordo. Sono stati considerati rilevanti 26 statement, mentre uno è stato ritenuto non rilevante e due di rilevanza incerta.
CONCLUSIONI La disponibilità di nuove classi di farmaci consente spesso di posticipare l’avvio della BI e di semplificare gli schemi terapeutici. Rimane fondamentale iniziare e titolare in modo tempestivo la terapia insulinica quando richiesta. La BI dovrebbe sempre, salvo controindicazioni, essere avviata in aggiunta e non in sostituzione dei trattamenti in corso con benefici cardiorenali. Le 2BI dovrebbero essere preferite per il loro profilo farmacologico, la maggiore semplicità di autotitolazione e la flessibilità di somministrazione.
PAROLE CHIAVE diabete di tipo 2; expert consensus; terapia insulinica basale; inerzia terapeutica.