Il DMT2 colpisce, in Italia, circa il 5,7% della popolazione, raggiungendo una prevalenza del 20% nelle persone con più di 75 anni. Secondo vari studi è una patologia con valenza sociale, che crea i maggiori scompensi in persone con non elevata reattività, con difficoltà a cambiare comportamenti consolidati per assumerne di più adatti alla nuova situazione. In questo scenario, l’adherence alla terapia dietetica si aggira intorno al 35%, configurando entrambi i co-protagonisti come “perdenti”: il professionista sanitario avvilito nel chiedersi perché “non fa ciò che gli ho detto”, il paziente con una condizione di salute non migliorata. È in primo piano la difficoltà di affiancarsi a un paziente complesso con una patologia che “non si vede e non si sente”, che può essere poco compresa nella sua gravità. Rendono più complesso il quadro le narrazioni che il paziente fa sul diabete, riportate da amici, parenti, verificate presso il “dottor Google”, infarcite di informazioni inesatte e inattendibili. In questa cornice è utile una modalità di conduzione dell’incontro basata sull’utilizzo consapevole e strategico della comunicazione, delle parole e della relazione, strumenti che attualmente non trovano una loro collocazione nel percorso formativo universitario dei sanitari: tale modalità può essere rappresentata dal counseling nutrizionale. Esplorazione, ascolto attivo, evitamento dei modi barriera e della reattanza psicologica, scelta delle domande appropriate sono alcune delle tecniche comunicative, proprie del counseling nutrizionale, che migliorano la capacità di entrare in relazione con i pazienti migliorando l’ahderence al percorso dietoterapico. Con le tecniche del counseling nutrizionale diventa possibile passare dalla prescrizione del cosa fare per i pazienti con diabete, al rendere possibile mettere in atto le prescrizioni facendole proprie, con un cambio di prospettiva che permetta ai pazienti di vederle non più come delle limitazioni alla propria libertà, ma come fedeli compagne di viaggio in un nuovo percorso.
PAROLE CHIAVE diabete; complessità; relazione; counseling nutrizionale.