Editoriale

Di memoria corta

L. Monge

JAMD 2021;24(2):84-85

Articoli originali

Nuovi orizzonti nella terapia insulinica con microinfusore: il pancreas artificiale

G. Papa, M.P. Iurato, C. Licciardello, D. Moretti, C. Finocchiaro

JAMD 2021;24(2):86-96

Il monitoraggio e la cura del diabete tipo 1 (DT1) sono oggi caratterizzati da significativi cambiamenti che hanno visto come tappe fondamentali da una parte il miglioramento e la diffusione dei sensori glicemici e dall’altra l’integrazione di questi ultimi con i microinfusori insulinici. Negli ultimi 2-3 anni l’evoluzione di questi sistemi ha conosciuto una rapida accelerazione che ha portato allo sviluppo e utilizzo di algoritmi che riescono in autonomia a controllare la secrezione insulinica basale. La corretta insulinizzazione basale è spesso il limite più importante della terapia insulinica multi-iniettiva visto che le insuline basali non riescono a ricreare un profilo che si adatti perfettamente ai ritmi fisiologici della secrezione basale. L’ipoglicemia è l’altra criticità della terapia standard con le penne che non offrono la possibilità di modulare in corsa l’erogazione stessa. In questo articolo abbiamo rivisto le tappe fondamentali di questo percorso che vedrà in un futuro forse neanche troppo lontano come punto di arrivo il pancreas artificiale con la completa chiusura del loop. La sfida che oggi pone la tecnologia investe tutto il mondo della diabetologia e non può essere più considerata come una nicchia da riservare solo a pazienti altamente selezionati e gestiti da pochi centri di eccellenza. In realtà tutti coloro che si occupano di DT1 dovrebbero avere familiarità con le nuove tecnologie, siano essi sensori stand-alone, microinfusori o sistemi integrati con algoritmi di controllo, per scegliere sempre una terapia quanto più possibile sartoriale. I nuovi sistemi Hybrid Closed Loop e Advanced Hybrid Closed Loop potrebbero diventare i nuovi standard di cura nel trattamento del DT1, una volta risolte le criticità ancora legate al loro utilizzo (costi, aspetti psicologici, difficoltà di gestione del sistema, stress derivati dagli avvisi/allarmi, etc.).

PAROLE CHIAVE diabete tipo 1; microinfusori insulinici; algoritmi decisionali; sistemi integrati.

Visita diabetologica in telemedicina: l’opinione dei pazienti (dati preliminari)

A. Foglia, V. Guardasole, M.R. De Luca, C. Annunziata, A. Costantino, A. De Simone, M. Agrusta

JAMD 2021;24(2):97-104

Con l’insorgere della pandemia COVID-19 e le conseguenti restrizioni, la telemedicina ha consentito l’assistenza sanitaria ai pazienti affetti da patologie croniche, sia pur con qualche limitazione. Durante il periodo di lockdown la Regione Campania per prima ha disposto (27/03/2020), a tutela della salute dei cittadini affetti da diabete mellito, l’utilizzo della telemedicina ed è stato attivato presso i nostri Ambulatori il servizio di tele-visita. Al termine della prestazione è stato somministrato ai nostri pazienti diabetici un questionario con l’obiettivo di valutare la loro opinione circa l’esperienza in telemedicina confrontandola con la visita tradizionale ambulatoriale. Il 100% dei pazienti sia tipo 1 che tipo 2 ritengono adeguata la visita in telemedicina, l’89.2 % dei tipi 1 e il 75.9 % dei tipi 2 ritiene le due forme di visita assolutamente sovrapponibili dal punto di vista professionale, e addirittura il 6.9% dei tipo 2, ma nessuno dei tipi 1, ritiene la tele-visita più efficace della visita tradizionale. Tuttavia soltanto il 44,8 % (pazienti diabetici tipo 2) ed il 13,5% (pazienti diabetici tipo 1) hanno espresso la loro preferenza a favore della visita in telemedicina rispetto alla visita tradizionale. La telemedicina ha permesso la continuità dell’assistenza ai pazienti diabetici nonostante le difficoltà di questo momento di emergenza. Riteniamo che l’opinione dell’esperienza in telemedicina da parte di pazienti e di operatori sanitari possa essere utile per valutarne i limiti ed i vantaggi con il fine di migliorare e potenziare l’utilizzo di questa metodica.

PAROLE CHIAVE diabete mellito; telemedicina; survey

Review

Evoluzione del ruolo dei GLP-1 agonisti recettoriali nel nuovo paradigma del diabete mellito tipo 2

R. Candido

JAMD 2021;24(2):105-115

Il diabete mellito tipo 2 (DMT2) è una patologia progressiva, associata a multipli fattori di rischio cardiovascolare (obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemia) ed allo sviluppo di complicanze micro e macrovascolari. Diversi farmaci anti-iperglicemizzanti comunemente impiegati, quali sulfaniluree, tiazolidinedioni e insulina inducono un incremento ponderale ed hanno effetti modesti, nulli o a volte negativi sugli altri fattori di rischio e sugli eventi cardiovascolari. In questo senso gli agonisti del recettore del GLP-1 (GLP-1 RA) esercitano invece una importante azione sul controllo glicemico e sulla disfunzione β-cellulare, mostrano effetti favorevoli sul peso corporeo, sull’ipertensione arteriosa e sul profilo lipidico, hanno un ridotto rischio di ipoglicemia ed hanno più recentemente dimostrato chiari benefici sugli eventi cardiovascolari maggiori ma anche sulla mortalità cardiovascolare e sul danno renale. Alla luce delle evidenze emerge chiaramente come in questi anni vi sia stata una evoluzione del ruolo dei GLP-1 RA nel nuovo paradigma del diabete tipo 2. Per questo motivo i GLP-1 RA trovano collocazione in ogni momento del continuum cardiovascolare e renale, da quello iniziale per il controllo della glicemia e dei diversi fattori di rischio CV a quello più avanzato quando il danno cardiovascolare è già presente. I GLP-1 RA rappresentano pertanto un elemento chiave nella gestione del paziente con diabete di tipo 2 in qualsiasi momento della storia naturale della malattia sia per il controllo glicemico che per la prevenzione degli eventi CV e renali.

PAROLE CHIAVE GLP-1 agonisti recettoriali; diabete tipo 2; fattori di rischio cardiovascolare; malattia cardiovascolare; cardiovascular outcome trials.

Simposio

Il rischio infettivo nel diabete prima e durante il COVID-19: revisione della letteratura

V. Adinolfi

JAMD 2021;24(2):116-121

Sia il diabete tipo 1 sia il diabete tipo 2 incrementano la suscettibilità a quasi tutte le infezioni e il rischio di peggiori esiti. In particolare, le infezioni rappresentano una delle cause principali di ospedalizzazione e decesso nel diabete e il rischio appare incrementato nei pazienti con scarso controllo glicemico. La pandemia da SARS-CoV2 ha rafforzato questa associazione, in quanto i pazienti diabetici si sono dimostrati particolarmente a rischio di andare incontro agli outcome peggiori. Questa review analizza l’associazione tra diabete e diverse infezioni, sottolineando come il rischio di peggiori outcome nei diabetici sia maggiore, sia prima sia durante la pandemia da SARS-CoV2.

PAROLE CHIAVE COVID-19; infezione; diabete; immunologia; suscettibilità.

Storia dei vaccini… e dintorni

L. Richiardi

JAMD 2021;24(2):122-131

In tempi di pandemia è naturale che le argomentazioni siano centrate sulle epidemie e su quell’arma, a basso costo, che è in grado di salvare più vite umane. Sui vaccini già molto è stato scritto e molto altro verrà pubblicato in futuro. Parlando della storia dei vaccini, la maggior parte degli autori comincia con la rivoluzionaria tecnica di Jenner, per seguirne le evoluzioni sino ai giorni nostri. Ma una tecnica o una scoperta, per quanto geniale e innovativa, non parte mai dal nulla. D’altra parte il genere Homo fin dagli albori ha sempre dovuto confrontarsi con le malattie infettive e non, cercando di affrontarle con i mezzi culturali di cui disponeva. “Arrivare a disporre di un vaccino è stata quindi una lunga e affascinante avventura dell’ingegno umano”1 . Voglio quindi ripercorrere questo sentiero con quanto l’archeologia, la biologia molecolare, la letteratura e la storia ci mette a disposizione, ponendo il lavoro di Edward Jenner come il punto di arrivo del nostro cammino.

PAROLE CHIAVE storia della medicina; epidemie; vaccini.

Raccomandazioni attuali alla vaccinazione nei soggetti diabetici

F. Tassone

JAMD 2021;24(2):132-136

Il diabete mellito è associato ad un’aumentata suscettibilità alle infezioni, ad un decorso più grave di queste patologie e ad un aumentato rischio di ospedalizzazione e morte. Per questi motivi tutte le vaccinazioni sono fortemente raccomandate nelle persone diabetiche. In questo lavoro, dopo una rapida rassegna dei principali meccanismi fisiopatologici alla base dell’aumento del rischio di patologia infettiva nel paziente diabetico, verranno riviste le principali raccomandazioni delle attuali linee guida sulla vaccinazione nelle persone con diabete.

PAROLE CHIAVE vaccinazione; linee guida; virus influenzale; Herpes Zoster.

I vaccini contro SARS CoV 2 e la campagna vaccinale in Italia

M.C. Ponziani, L. Ferrara

JAMD 2021;24(2):137-142

La pandemia da SARS CoV 2 ha creato una necessità senza precedenti di produrre e distribuire un vaccino sicuro ed efficace per immunizzare un numero eccezionalmente ampio di individui pianificando approcci vaccinali diversificati in tempi rapidi. Dal sequenziamento del genoma virale sono passate poche settimane per la progettazione dei primi vaccini e pochi mesi per la realizzazione degli studi di efficacia e di sicurezza. L’articolo analizza le tipologie di vaccini disponibili esaminandone caratteristiche, efficacia e sicurezza, approfondendo anche alcuni temi dibattuti come il rischio trombotico di vaccini a vettore virale. Nella seconda parte viene affrontato il tema della campagna vaccinale nel nostro paese.

PAROLE CHIAVE vaccinazione; COVID-19; proteina spike; efficacia; sicurezza

La vaccinazione in popolazioni speciali: la donna in gravidanza e il paziente oncologico

A. Clerico, M. Gallo

JAMD 2021;24(2):143-151

La pandemia da COVID-19 e le strategie attuate per contrastarne la diffusione hanno riportato alla ribalta l’importanza delle strategie vaccinali per l’immunizzazione dalle patologie trasmissibili. Le vaccinazioni sono uno degli strumenti preventivi più efficaci in Sanità Pubblica, potendo prevenire in modo efficace e sicuro lo sviluppo di alcune malattie infettive, le loro complicanze e la loro diffusione. Rispetto alla popolazione generale, esistono gruppi di individui che presentano un rischio specifico di contrarre particolari infezioni o sviluppare conseguenze più gravi. Scopo di questa breve rassegna è descrivere le strategie vaccinali attualmente raccomandate per le donne in gravidanza e i pazienti oncologici, con una particolare attenzione ai soggetti contemporaneamente affetti da diabete e alcune informazioni specifiche sulla vaccinazione anti COVID-19. La conoscenza di questa tematica in continua evoluzione, anche relativamente a popolazioni speciali quali le donne in gravidanza o in allattamento e i pazienti oncologici, permette infatti di salvaguardare l’indiscusso valore sanitario e sociale di questa fondamentale strategia preventiva.

PAROLE CHIAVE diabete mellito; gravidanza; neoplasie; vaccinazione; COVID-19.

Le norme vaccinali. Un commento personale

R. Fornengo

JAMD 2021;24(2):152-153

Position Statement

La gestione dell’iperglicemia durante il ricovero nei reparti COVID

E. Forte, A. Gigante, C. Teti, S. Acquati, A. Aglialoro, G. Bru nori, A. di Carlo, A. Maffettone, G. Sale, C. Suraci

JAMD 2021;24(2):154-163

Diabete e iperglicemia sono tra i problemi più frequenti riscontrati nei pazienti ospedalizzati e ciò è divenuto particolarmente evidente nei pazienti affetti da COVID-19. Pertanto il management di questi pazienti, già di per sé complesso, diventa critico. L’infezione da SARS-CoV2 aumenta l’insulino-resistenza e altera la produzione di insulina da parte delle beta-cellule pancreatiche, pertanto è frequente il riscontro di severa iperglicemia nei pazienti ricoverati nei reparti COVID, sia in quelli già affetti da diabete o da disglicemia, sia in persone senza alterazioni note del metabolismo del glucosio. Il trattamento cortisonico ad alti dosaggi, frequentemente utilizzato nei pazienti più complessi, altera il metabolismo del glucosio, peggiorando l’iperglicemia. Di conseguenza l’iperglicemia severa è una condizione frequente sia al momento del ricovero, sia durante il ricovero stesso e, sebbene la cura e l’assistenza ai pazienti ricoverati per COVID-19 siano complesse, il trattamento dell’iperglicemia non può essere sottostimato. E’ infatti dimostrato che glicemie maggiori di 180 mg/dl sono correlate a una aumentata mortalità e a una prognosi peggiore nei pazienti ospedalizzati. Inoltre le persone con diabete sono a rischio più elevato di sviluppare forme gravi di COVID-19. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di offrire ai sanitari impegnati nei reparti COVID un supporto clinico decisionale per il management dell’iperglicemia, al fine di assicurare un adeguato controllo della glicemia e un appropriato trattamento dell’iperglicemia, evitando un uso improprio di risorse preziose.

Pertanto il Gruppo a progetto Inpatient ha elaborato due flow charts di facile consultazione rese disponibili sul sito di AMD durante la seconda ondata della pandemia da COVID-19.

PAROLE CHIAVE management dell’iperglicemia; inpatient per COVID-19; trattamento steroideo.

Attività dei gruppi

Gruppo Medicina di Genere – Gender Medicine Workgroup

Risposta farmacologica ai farmaci basata su sesso e genere

E. Brun, P. Li Volsi

JAMD 2021;24(2):164-167

Differenze di genere nella valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare e nello screening delle complicanze croniche nei soggetti con diabete: una revisione sistematica della letteratura

A. Giandalia, G.T. Russo

JAMD 2021;24(2):168-170

Annali Monografie

Monografie Annali AMD

L’archivio delle monografie degli Annali AMD.

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