Il gruppo strategico Medicina di Genere di AMD ha promosso una survey on line nell’estate 2022 con l’obiettivo di quantificare la dimensione del fenomeno sulla violenza nei luoghi di lavoro tra gli operatori sanitari in campo diabetologico e quanto tale fenomeno possa correlarsi ad eventuali carenze delle Valutazioni del Rischio (VdR) sul posto di lavoro.
Abbiamo rivolto 20 domande riferite ad eventuali esperienze di violenza subite in ambito lavorativo. I partecipanti sono stati 137 con una prevalenza delle donne (71,5%). La fascia più rappresentativa per età è stata quella compresa tra i 45 e i 60 anni (43,1%).
Circa la metà degli intervistati (46%) a prescindere dal genere, ha dichiarato di essere stato oggetto di una qualche forma di violenza durante l’esercizio della sua professione, più spesso negli ambulatori e di giorno, prevalentemente da parte di pazienti di genere maschile, mentre le donne sembrano essere un po’ più esposte al rischio di violenza sia verbale che fisica.
Fra i soggetti che hanno subito l’esperienza della violenza, nel 74,6% dei casi il fenomeno si è ripetuto in più di una occasione. Verosimilmente questo dato può essere spiegato dalla osservazione di un fenomeno ormai ricorrente in situazioni simili, ma non possiamo escludere che alcuni operatori sanitari per caratteristiche personali o del contesto siano più spesso obiettivo di questo fenomeno, tanto più che i servizi e/o le aziende sanitarie non prevedono strategie prontamente disponibili ed efficaci per il soccorso e/o la via di fuga.
Si tratta di un fenomeno sommerso condizionato in parte dalla scarsa propensione a denunciare l’accaduto ma anche dalla mancanza di procedure standardizzate per la gestione dell’evento.
Predisporre un programma di prevenzione della violenza deve rappresentare un obiettivo aziendale finalizzato a garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
PAROLE CHIAVE: violenza nei luoghi di lavoro; diabetologia; età; genere; programma di prevenzione della violenza.