La gestione del paziente dislipidemico negli ambulatori di diabetologia italiani: risultati di una survey nazionale

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La malattia cardiovascolare (CV) aterosclerotica rappresenta la prima causa di morbilità e mortalità nel mondo occidentale, in particolare per le persone con diabete. Il diabete e l’iperglicemia che lo caratterizza rappresentano infatti essi stessi un potente fattore di rischio CV, pertanto, è indispensabile nelle persone con diabete perseguire contemporaneamentenon solo l’ottimizzazione del controllo glicemico ma anche del colesterolo LDL con l’obbiettivo di abbattere il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari maggiori. Nella pratica clinica tuttavia molto spesso i nostri pazienti presentano dei livelli di colesterolemia LDL lontani da quelli che dovrebbero essere gli obbiettivi che le linee-guida raccomandano. Questo fenomeno è in parte dovuto ad un sotto trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare da parte dei clinici e in parte attribuibile ad una scarsa aderenza terapeutica dei nostri pazienti. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a disposizione di medici e pazienti nuove molecole molto efficaci nel ridurre la colesterolemia LDL e potenzialmente capaci di favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti in virtù della facilità di utilizzo, degli scarsi effetti collaterali e della possibilità di essere assunti dal paziente mensilmente o addirittura semestralmente a vantaggio della aderenza alla terapia. Ad oggi tuttavia non tutti i diabetologi italiani sono messi nelle condizioni di utilizzare al meglio questa nuova arma a disposizione per la cura dei propri pazienti, sia per problematiche di origine burocratica che di tipo organizzativo.

Scopo di questa survey è quindi quella di valutare tra un gruppo rappresentativo di diabetologi italiani quale sia lo stato dell’arte nella gestione della dislipidemia nelle varie realtà dove essi operano.

PAROLE CHIAVE dislipidemia, rischio cardiovascolare, survey, Annali AMD

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