Gestione clinica del diabete nel paziente oncologico: esperienza di un centro di riferimento terziario

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OBIETTIVO DELLO STUDIO La gestione del diabete nel paziente oncologico presenta numerose criticità. Sebbene sia sempre più comune l’evenienza di dover trattare soggetti contemporaneamente affetti da diabete e da patologie tumorali, non esistono attualmente strategie condivise o linee guida dedicate su quale sia il miglior modo per gestire questi casi. Questo studio ha lo scopo di analizzare la popolazione afferente e le attività svolte in un centro specificatamente dedicato alla gestione del diabete nel paziente oncologico.

DISEGNO E METODI Lo studio ha valutato retrospettivamente la popolazione afferente all’ambulatorio “Urgenze endocrino-metaboliche del paziente oncologico” dell’AOU Città della Salute di Torino tra gennaio 2013 e dicembre 2017. Dei 167 pazienti consecutivi seguiti sono state valutate le caratteristiche cliniche di presentazione, i trattamenti antitumorali effettuati e la gestione clinica del diabete. La valutazione dell’attività clinica si è basata sull’analisi delle terapie effettuate alla prima visita e durante il follow-up, e sul rispetto degli indicatori di processo e di outcome formulati sulla base delle indicazioni presenti nel PDTA sulla gestione del paziente oncologico con diabete della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.

RISULTATI La popolazione afferente si è dimostrata molto eterogenea per quanto riguarda le caratteristiche cliniche di presentazione. L’80% circa dei soggetti afferenti all’ambulatorio assumeva terapia steroidea, mentre l’11% assumeva targeted therapies potenzialmente diabetogene. La terapia antidiabetica maggiormente prescritta è risultata l’insulina, seguita da metformina, pioglitazone, inibitori del DPP4, dell’SGLT-2 e glinidi. Gli indicatori di processo e di outcome valutati sono stati tutti rispettati.

CONCLUSIONI La gestione del diabete nel paziente oncologico presenta criticità legate alla situazione contingente del paziente, ai suoi problemi nutrizionali, ai trattamenti antitumorali e alle terapie di supporto, tra le quali spicca il largo impiego di steroidi. L’insulina è risultato essere il farmaco più utilizzato grazie alla sua efficacia, flessibilità e al suo effetto favorevole sulla fatigue e l’appetito. Anche altri farmaci antidiabetici sono utilizzabili, ponendo particolare attenzione alla funzionalità d’organo del paziente e alla loro tollerabilità. Il percorso assistenziale-terapeutico deve essere individualizzato e deve coinvolgere gli eventuali caregiver: i target glicemici da perseguire, la frequenza dei controlli glicemici e la scelta della terapia devono essere impostati sulla base della prognosi e degli obiettivi globali specifici per ciascuna situazione. Una gestione integrata tra oncologi e diabetologi risulta fondamentale, al di là dell’aspetto clinico, per offrire al paziente il percorso di cure più appropriato.

PAROLE CHIAVE diabete mellito, neoplasie, appropriatezza, PDTA.

Nuove proposte in letteratura sulla classificazione del diabete mellito
La carenza di vitamina B12 e la terapia con metformina a lungo termine. Studio osservazionale cross-sectional in soggetti con diabete tipo 2 o alterata regolazione glicemica