Le competenze digitali sono un tema chiave dell’innovazione del Servizio Sanitario Nazionale, per tutti gli attori coinvolti: pazienti, clinici, tecnici, informatici, manager. Per competenze digitali si intende l’abilità e l’esperienza pratica nel saper utilizzare le tecnologie dell’informazione per lavorare e per comunicare con gli altri.
A livello istituzionale italiano vi è un forte indirizzo strategico verso il potenziamento delle competenze digitali dei professionisti sanitari e la loro formazione continua in ambito “Digital Health”. Il Piano Nazionale Cronicità già nel 2016 riconosceva la telemedicina come obiettivo generale e specifico per diverse patologie, tra cui il diabete; nell’aggiornamento del 2024 un intero capitolo è dedicato alla sanità digitale. Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato risorse significative per la trasformazione digitale in sanità e la formazione del personale.
Come in qualsiasi altro percorso che riguarda la salute e le cure, al centro dell’innovazione ci sono gli strumenti di formazione: quelli che riconoscono titoli o punteggi per il personale in servizio sono l’educazione continua in medicina (ECM) e la formazione universitaria. L’ECM serve soprattutto all’aggiornamento di conoscenze e competenze, si basa prevalentemente su convegni e i cui punteggi riconosciuti concorrono all’obbligo formativo, dovuto per ogni professionista. La formazione universitaria concorre invece ad acquisire nuove competenze, a volte abilitanti all’esercizio di attività professionali, attraverso i corsi di laurea, di perfezionamento, i Master universitari di primo e secondo livello. Altre strategie formative però si stanno affacciando e stanno offrendo valide alternative.
PAROLE CHIAVE formazione; lifelong learning; aggiornamento professionale; corsi digitali.