Negli ultimi decenni si è verificato un incremento significativo della prevalenza di diabete in tutto il mondo. Una delle sfide più rilevanti ed impegnative per il diabetologo è quella di ottimizzare il compenso glicemico in gravidanza. La metformina rappresenta una promettente opzione terapeutica durante la gestazione, poiché permette di mantenere un adeguato controllo glicemico senza i rischi associati alla terapia insulinica, quali l’ipoglicemia e l’aumento di peso materno. Inoltre, è un farmaco maneggevole, economico, e generalmente ben tollerato dalle donne in gravidanza. Nonostante il suo razionale d’uso, tuttavia, ci sono ancora divergenze su benefici e rischi correlati alla sua prescrizione/assunzione. Esiste un’evidenza solida che la metformina sia sicura durante il primo trimestre di gravidanza, senza alcun rischio di malformazioni congenite. Nel resto della gravidanza, la metformina è stata associata ad una riduzione dell’aumento di peso materno e del fabbisogno insulinico giornaliero. Nei neonati, la metformina sembra ridurre l’ipoglicemia e la macrosomia, sebbene in alcune situazioni, come nel diabete pregestazionale tipo 2, può aumentare il rischio di neonati nati SGA (small for gestational age). Inoltre, alcuni studi ipotizzano nel lungo termine un aumentato rischio di obesità e un’alterata distribuzione del grasso corporeo nei figli di madri in metformina durante la gravidanza. Lo scopo di questa rassegna è quello di raccogliere e approfondire le evidenze sui benefici e le potenziali criticità dell’uso di metformina in gravidanza.
PAROLE CHIAVE diabete in gravidanza; diabete gestazionale; diabete tipo 2 pre-gestazionale; metformina; insulina; gravidanza.